Autore: un Amico
Data: 17-12-04 20:16
Bevi i miei occhi che tanto hanno visto
le stanze e le distanze e occhi di Gesù Cristo,
bevi i miei occhi col cucchiaio d'assenza
di stanza in distanza e occhi di vera scienza,
bevi i miei occhi come se poi si tornasse
stanze senza distanza e occhi di lotta di classe,
bevi i miei occhi senza lontano nè vicino
sia stanza ogni distanza e occhi di canto e vino...
....c'erano stanze di luce e stanze chiuse a chiave,
stanze di fuoco e rumore e stanze come un autoclave...
ho visto stanze aperte riempirsi di mosche
e stanze e distanze nel fondo aperto delle mie tasche,
tu bevimi gli occhi fintanto che sono chiusi,
prima che siano aperti e disusi,
bevi i miei occhi...
...nei miei occhi c'è una stanza
e frantumi di finestra
con dentro un cielo che è già abbastanza
e che mi chiama a provare
a imparare a dimenticare
che una volta sapevo volare,
dentro la finestra che mi chiama vuole e viene
coi vestiti al vento e il vento nelle vene....
....la perdita è una stanza da attraversare,
il dolore una stanza dove a volte tocca dormire,
il ricordo è stanze da riverniciare,
la vita, si dice, una casa di stanze da benedire
per non perdere il contatto con la terra
tornare alla terra,
scordarsi d'aver potuto un tempo volare e....
...alla terra ritornare...!!!
Ciao, Buon Natale e tantissima Felicità per il nuovo Anno
il solito vecchio Amico
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